mercoledì 5 luglio 2023

SIAE - Radio & Criteri di Ripartizione 2023

 


Ciao a tutti, come avevo anticipato, mi sarei informato un pò sulle modalità di calcolo delle royalties inerenti alle emissioni radiofoniche. Dopo svariate ricerche andate a vuoto, ho scritto alla SIAE per avere un listato o roba simile, che esprimesse tecnicamente e analiticamente le modalità di ripartizione e il calcolo delle royalties derivanti dalle emissioni radiofoniche. Ho quindi visitato il sito della SIAE e da li ho recuperato della documentazione tecnica che pare possa fare al caso nostro.

Accedendo al sito della SIAE, c'è una sezione del sito dedicata alla ripartizione del diritto d'autore e alle modalità di ripartizione dei proventi derivanti da tale diritto.

Secondo la "Ripartizione Musica 2023", al capitolo 10, c'è una sezione dedicata alla Radio, e ai relativi criteri di ripartizione. In realtà ci sono diverse sezioni, ciascuna dedicata ad un media differente, come ad esempio televisione, cinema, musica d'ambiente, concerti e altri eventi musicali, ristoranti, bar e Pub con performance musicali, discoteche, balli con musica dal vivo, eventi privati, registrazione per diffusione tv e radio, filodiffusione, riproduzione su supporti audio e video, riproduzione copie lavoro deejay, musica online (piattaforme musicali online e social network), musica online (live streaming, podcast, web radio e altri servizi), tv online, copia privata, estero.

Noi per semplicità andremo ad analizzare la sezione Radio.

Il documento, indica che i criteri di ripartizione per questo media prevedono una ripartizione dei proventi in funzione degli incassi generati e spettanti dalle emittenti radiofoniche. Nello specifico sono presenti due modelli di ripartizione:

  • Modello di ripartizione analitica:  Prevede una ripartizione dei proventi in base alla durata dell'utilizzo dell'opera, moltiplicato per dei coefficienti che tengono conto sia della funzione dell'ascolto, che della fascia oraria;
  • Modello di ripartizione campionaria: Prevede una ripartizione dei proventi in base a delle rilevazioni effettuate dalla SIAE, delle musiche trasmesse da un campione rappresentativo di emittenti radiofoniche, nel periodo di riferimento. La ripartizione degli incassi totali, viene effettuata proporzionalmente alla durata degli utilizzi rilevati.
La scelta di quale modello applicare è eseguita nel rispetto di economicità ed efficienza gestionale del processo di ripartizione.

Nello specifico:
  • Per le Emittenti Radiofoniche con licenza nazionale: Viene applicato il Modello Analitico;
  • Per le Emittenti Radiofoniche con licenza locale: Viene applicato il Modello Campionario;
Non sono prese in considerazione, ai fini della ripartizione analitica:
  1. Composizioni musicali in messaggi pubblicitari, che costituiscono un'offerta commerciale diretta o indiretta;
  2. Le utilizzazioni musicali trasmesse ma non riconoscibili all'ascolto.
Detto questo, adesso andiamo, per semplicità, a dettagliare il procedimento che viene utilizzato per la ripartizione analitica.

Come ho anticipato precedentemente, ciascuna composizione musicale (o Opera), partecipa alla ripartizione con:
  1. Durata di utilizzo in secondi: La rappresentazione in secondi della durata dell'Opera;
  2. Coefficiente 1: Valore numerico che varia in funzione della fascia oraria;
  3. Coefficiente 2: Valore numerico che varia in funzione dello scopo che la musica assolve.



Tutte queste informazioni sono necessarie per il calcolo di un punteggio, per ogni utilizzo di ogni opera. Questo punteggio viene calcolato eseguendo la sommatoria dei minuti (in realtà dovrebbe essere espressa in secondi di utilizzo secondo quanto riportato precedentemente) di utilizzo, moltiplicato per il Coefficiente 1 e per il Coefficiente 2. A questo punto ogni pool di incassi generati dalle singole emittenti, viene diviso per questo primo punteggio, ottenendo, il "Punto Radio".
Il punteggio radio (o punto radio) ottenuto è quello che viene poi utilizzato al passo successivo, per la determinazione della misura di quanto maturato dall'utilizzo dell'opera. Nello specifico, ogni punteggio, questa volta viene moltiplicato per la sommatoria dei minuti di utilizzo, ancora moltiplicato per il Coefficiente 1 e per il Coefficiente 2.





Questa è la procedura utilizzata per il calcolo delle ripartizioni radio, ovviamente, manca ancora il valore del Coefficiente 1, che per adesso non è stato individuato, mentre è noto quello del Coefficiente 2, che pare possa assumere i seguenti valori 8, 35 e 100 (come riportato anche in figura), rispettivamente per:

  • 8: Musica per sigle e stacchi;
  • 35: Musica di sottofondo;
  • 100: Musica protagonista.
Come potrete aver capito, per ogni media, esiste la procedura specifica per la ripartizione dei proventi derivanti dall'utilizzo delle opere registrate e sottoposte a tutela SIAE.

Per l'estero la ripartizione dipende dalle modalità di ripartizione utilizzata dalle emittenti radiofoniche che hanno utilizzato l'opera, ma di questi dettagli ne parleremo più avanti.


martedì 4 luglio 2023

Soundreef le Royalties di questo trimestre!


Ciao a tutti, come voi sapete, già da alcuni anni, sono Autore Soundreef. Chiaramente, vista anche la concorrenza delle majors, e la mia scelta di iniziare con un processo semplificato di auto-produzione, ho deciso di utilizzare un'etichetta per la distribuzione dei miei lavori, tralasciando per un attimo quello che sono i processi di business canonici che andrebbero applicati nella music-industry. Quello di cui voglio parlarvi oggi è come utilizzare Soundreef per creare musica popolare!!

Bene, circa 7 anni or sono, ebbi l'istinto creativo di scrivere una canzone, un pò spinto dalla frustrazione del tempo, un pò per passione, un pò per sensibilità artistica. Il fatto è che scrissi questa canzone, in un momento un pò particolare in cui, sebbene mi fossi appena sposato,  c'era qualcosa che non andava nell'aria. Sembrava quasi che sia a lavoro che a casa ci fosse uno strato di tela che ci separasse da quel feeling che avrebbe portato il tutto a funzionare.

Fatto sta, che una sera di mezz'estate, scrissi una canzone che forse qualcuno avrà anche ascoltato in radio, chiamata "Doppia negazione". Non essendo la sola canzone che avessi scritto, e tra l'altro non mi sembrava neanche un granché, iniziai un processo creativo, un pò per istinto personale, un pò per non pensare a quello che stava succedendo. In quel periodo, studiavo chitarra moderna, e le tensioni in casa, si facevano sempre maggiori, così, un giorno, vidi l'annuncio su facebook di uno studio di registrazione di Pisa di un mio vecchio compagno di scuola, chiamato "Studi magnitudo" e decisi di produrla.

Feci le cose istintivamente ma cercando di fare la cosa giusta, una cosa alla volta, ovviamente, non avendo esperienza in questo settore. Mi ricordo che producemmo il pezzo in una giornata, e che pranzammo insieme con della pasta al pesto.

Ricordo quella strana stanchezza la sera, che non era la stessa stanchezza di una giornata lavorativa in azienda, era qualcosa di diverso.

A questo punto, a seguito della produzione, e ritirato il prodotto masterizzato dopo qualche settimana, decisi di sospendere un'attimo con quell'attività. Non avevo un etichetta e non sapevo neanche come poter produrre una canzone, quindi proseguii con la mie normali attività giornaliere.

Ricordo che un giorno, mentre ero al pc e stavo utilizzando il mio canale sociale twitter, apparve la notifica di richiesta di amicizia di un'azienda di cui non avevo mai sentito parlare, chiamata "Soundreef", io un pò perplesso accettai l'amicizia, mi registrai al canale e feci l'upload del pezzo.

Non avevo ancora un etichetta, che arrivò dopo, tramite segnalazione di una mia amica. La cosa fondamentale è che io non produssi neanche il pezzo tramite l'etichetta, eseguii l'upload sul network e tutto partì così.

Non feci caso a cosa accadesse sul canale, ma in qualche anno il pezzo fece il giro del mondo. Utilizzato come musica di sottofondo per i centri commerciali, ha avuto più di 20000 emissioni radiofoniche in tutta europa, ed io non sapevo più come comportarmi. Ricordo solo che la popolarità del pezzo si faceva sentire, anche se purtroppo, nota dolente, le royalties erano veramente nulle.

Stava accadendo una cosa, un'incremento di notorietà a costo di zero royalties e la cosa mi stava preoccupando.

Scrissi più volte al canale, per cercare di capire come funzionasse il tutto, ma mi indicarono che esistevano degli algoritmi proprietari che attribuivano il giusto prezzo alle emissioni.

Detto questo, e nel giro di pochi anni, la canzone è diventata conosciuta e popolare, ed io ho imparato un nuovo modo per esprimere della creatività.

Rimane ancora, il problema delle royalties, che per me è ancora un mistero nascosto ancora da chiarire.

Tutto questo, per farvi capire che a volte l'inesperienza porta al manifestarsi di eventi che potrebbero solo rivelarsi "un illusione" in popolarità, cosa da tenere sotto controllo.

La dimostrazione ancora oggi, che dopo altri buoni lavori, purtroppo non ho che, anche per questo trimestre, royalties pari a circa 0,91 Euro, che per un autore che scrive per divertimento può anche andare, ma per chi deve guadagnarsi da vivere con la propria musica auto-prodotta, un pò meno.

Le major discografiche servono proprio a questo, in questo caso, chi auto-produce, attira solo un pò l'attenzione!!









giovedì 29 giugno 2023

Il Mercato Musicale Internazionale 2023 (Parte 2)

 


Come già anticipato nell'ultimo post dedicato alla fase di studio sul Mercato Musicale Internazionale, gentilmente concesso da Fimi, la musica di oggi è entrata nella generazione della cosiddetta "digital music", il che significa che buona parte di essa, è espressa tramite e nei canali digitali.

Ci sono ancora molti dubbi, soprattutto tra gli autori, legati alle modalità operative da utilizzare per poter avere successo nel settore, e in parte qualcuno riesce a "beccarci", altre volte però no, quindi, in quel caso c'è bisogno di un pò di teoria.

Un'altro punto importante che sarà sottolineato oggi è quello legato alla modalità di generazione delle revenue da parte delle Società di Collecting e dai Music Partners, che oggi, contestualmente alla nascita delle entità di gestione indipendente, parallele a SIAE, hanno stravolto il panorama della gestione dei diritti d'autore, creando non pochi dubbi e perplessità circa la riscossione effettiva dei proventi indiretti ossia derivanti dal diritto d'autore.

Prima di addentrarci nei dettagli delle modalità operative relative alla produzione della musica nelle major discografiche, facciamo una piccola riflessione su quello che si riferisce al diritto di autore e alle problematiche ad esso correlate.

(Fonte wikipedia)

"diritto d'autore è una branca del diritto privato, che ha lo scopo di tutelare i frutti dell'attività intellettuale di carattere creativo (ovvero le opere devono essere nuove e originali), attraverso il riconoscimento all'autore originario (o agli autori in caso di collaborazione creativa) dell'opera di una serie di diritti di carattere sia morale, sia patrimoniale. Il diritto d'autore si applica a opere letterarie e musicali, ad arti figurative, architettura, teatro, cinematografia, programmi per elaboratore e banche dati, ma alcune opere non sono tutelate, ad esempio le leggi o i testi degli atti ufficiali dello Stato o delle amministrazioni pubbliche."

Questa definizione, fa capire che il diritto di autore è il diritto di un Autore di percepire, a seguito dell'utilizzo della propria opera, di un riconoscimento, patrimoniale e\o morale. Purtroppo oggi, con l'utilizzo dei canali digitali e l'esternalizzazione dei processi di burocrazia, la visione di questo diritto in termini materiali è divenuta sempre più sfuocata. Questo significa che oggi, ci sono migliaia di artisti (Autori e Interpreti, me compreso) che iniziano a creare musica saltando a piè pari le problematiche legate a questi aspetti, che però col tempo creano situazioni sconcertanti legate ai ritorni a seguito degli utilizzi delle opere. 

Quello che ho potuto verificare è che non c'è molta trasparenza nella definizione del diritto di autore, in funzione sia dell'opera che del suo utilizzo e la cosa molto probabilmente è sempre stata cosi. Scarse informazioni e il complicarsi delle strutture organizzative, non fanno altro che aumentare il grado di confusione; chiaramente poi, visto che nessuno che abbia una posizione di riferimento, decide di fare chiarezza per tutti, la questione passa in secondo piano o quantomeno nel dimenticatoio.

Quindi, il primo problema da affrontare nel caso si abbia la necessità di produrre materiale musicale è quello legato alla determinazione delle regole a cui afferiscono le opere in funzione degli utilizzi e di conseguenza, ai riconoscimenti ottenuti garantiti dal diritto d'autore.

Se riuscirete a trovare la formula perfetta che lega le Opere ai Riconoscimenti, allora il mio consiglio è quello di iniziarvi a studiare il modello di business vincente, che utilizzano le Major discografiche per la produzione professionale e a valore aggiunto.

Però prima c'è un'altra problematica da chiarire, che è quella legata alle conversioni dirette sul materiale musicale. In pratica, come abbiamo già visto nel post di ieri, il canale di conversione fisico è via via passato in secondo piano, per cui è rimasto preponderante, quello legato alle emissioni in stream e ai download. Se ci fate caso, il canale più usato è quello stream, che pare generi un alto tasso di conversione; quello che rimane ancora non molto chiaro, è l'algoritmo che viene utilizzato per la determinazione del costo di ogni stream. In realtà alcune fonti dichiarano che per ogni stream da un canale digitale, generalmente si abbia un ritorno che varia da un 40% ad un massimo del 70% su 1 Euro di valore per ogni stream. Questa formula mi sembra un pò complicata e confusa, in quanto ci sono ancora dei dubbi:

  • Ogni stream ha il valore di 1 Euro? Perché?
  • Esiste un contratto che prevede l'ammontare corrisposto a seguito di uno stream?
Personalmente, ho cercato di documentarmi, ma non ho trovato alcun tipo di informazione a riguardo, quindi chi è stato più bravo di me sarà così gentile da illuminarci con le sue informazioni sicuramente esaustive e utili per tutti noi!!

Detto questo, adesso ci addentreremo in quello che è chiamato il processo di sviluppo musicale nella music industry.

Come ogni attività che ha lo scopo di creare valore e generare un Ritorno da un investimento di partenza, quello della Music Business è caratterizzata sostanzialmente dalle attività legate al settore musicale, da parte delle grandi aziende discografiche operanti nel settore internazionale. 

Quanto sopra, non significa auto-produrre materiale musicale!!

Chiaramente quanto sopra, non sempre è sinonimo di successo!!

Il processo utilizzato dalla Music Industry internazionale, segue delle fasi distinte che possiamo riassumere nello schema di seguito riportato


 Nello specifico, prima di iniziare la fase di scrittura, di registrazione e di gestire tutte le fasi ad essa correlate, c'è una fase iniziale che dobbiamo tenere in considerazione, che viene chiamata, la fase della "Partnership". 

In questa fase, sono svolte tutte le attività che si trovano a monte di una produzione musicale di un artista, e che trattano la costruzione di una rete di partner, che consentiranno sia di ottenere le risorse finanziare necessarie al conseguimento dell'obiettivo di business, sia di analizzare aspetti importanti come quello legato all'audience e altre problematiche legali. In altre parole, uno studio di fattibilità che inizia dall'Artista. Lo scopo di queste fasi e quello di "costruire un Artista" che generi business nel settore della Music industry, non dimentichiamolo!! 

Completata la fase delle "Partnership" il processo aziendale si dirige verso una nuova fase, quella chiamata "Creative development", in questa fase rientrano tutte le attività relative alla pre e post produzione, la registrazione, il mixaggio, il mastering, la scrittura dei pezzi, l'arrangiamento. In questa fase sono presenti anche altre attività collaterali, legate alla costruzione dell'immagine dell'artista, come per esempio la scelta dei canali sociali da usare, la scelta dello stile e dell'immagine per le foto.

A questo punto, una volta completate le due fasi, si attiva la terza fase, chiamata anche "Commercial Success", che come dice la parola, definisce tutte le attività volte alla generazione del successo dal punto di vista commerciale. Questo significa:
  1.  Definire e attivare i canali di marketing necessari per la copertura dell'audience. In questo caso i canali scelti sono digitali (social media) e fisici (poster, copertine, insegne ecc.), insomma tutta la pubblicità e la strategia pubblicitaria necessaria per ottimizzare il coinvolgimento;
  2. Attivare i canali di distribuzione globali, tra cui la scelta dei Dsp (Demand side Platform) per ottimizzare le vendite, il merchandise, i CDs e i vinili previsti;
  3. Determinare tutte le opportunità disponibili per l'Artista Brand, come ad esempio Partnership, Merchandise, Nuove tecnologie;
  4. Attivare la promozione del materiale discografico utilizzando canali come TV, radio, In-store, Lives, Podcasts, Streamings.
Tutto questo, consentirà di generare successo, ma soprattutto un'Artista di Successo.


mercoledì 28 giugno 2023

Il Mercato Musicale Internazionale 2023 (Parte 1)

 

Come avevo promesso nel mio precedente post, ieri, mi sono documentato un pò sullo stato del mercato discografico internazionale e  sono emerse delle cose interessanti.

Fermo restando che tra le statistiche (fonte IFPI MUSIC REPORT 2023) ci sono anche i casi che eccedono la regola, in ogni caso pare che in venti anni di mercato musicale, ci sia stata sostanzialmente un'inversione di tendenza che ha portato a quello che oggi è considerato il mercato digitale musicale per eccellenza o anche digital music industry. 



Il grafico sopra riportato mostra esattamente quello che è successo; come potete notare, dal 1999 al 2001 le revenues espresse per segmento, si aggiravano intorno a 20 miliardi di dollari, con crescita significativa fino proprio al 2001. Anno del boundary, visto che da quel momento in poi c'è stato un crollo significativo del segmento "phisical" (ossia revenue da vendite dirette di dischi), che ha raggiunto il picco minimo di 4,6 miliardi di dollari nel 2022.

Il grafico in realtà mostra anche altre cose interessanti, come potete vedere, ci sono cinque colori diversi, rappresentati e descritti in legenda, che indicano rispettivamente:

  • Rosso: Revenue da dischi e materiale discografico affine;
  • Celeste: Revenue da Streaming;
  • Verde: Revenue realizzate in seguito a download e altri canali digitali;
  • Viola: Revenue da performance live;
  • Giallo: Revenue da Sincronizzazioni, ossia da canali pubblicitari.
Se analizziamo i dati dell'anno 2022 e li rapportiamo in percentuale ai risultati dell'anno precedente, otteniamo infine una distribuzione di questo tipo:

  • Streaming: +11,5%;
  • Phisical: +4%;
  • Download e other Digital: -11,7%;
  • Performance rights: +8,6%;
  • Synchronization: +22,3%.
Questo mostra come sia notevolmente cambiata la situazione rispetto ai primi venti anni di attività musicale, in cui era preponderante un ritorno diretto sia dai canali di vendita di materiale discografico fisico (e quindi cd, vinili e il relativo merchandise),  sia delle performance live, che in quel periodo si aggiravano in torno agli 0,7 miliardi di dollari. Se ci pensate un'attimo, non era molto complesso il modello di business che veniva adoperato in quel periodo, tra l'altro le revenue live non erano neanche incredibilmente alte.

Non voglio fare di tutta l'erba un fascio, per cui c'è anche da dire che in quel periodo c'erano anche molti meno artisti di oggi e che le revenues erano ripartite tra poche elite. Oggi invece le cose si sono completamente trasformate, e l'adozione di canali mediatici digitali per la distribuzione della musica in stream, l'adozione del sistema dei tags per il calcolo delle conversioni e la centralizzazione della distribuzione radiofonica, hanno generato nuovi canali di ritorno, tale per cui, ad oggi, il canale dedicato allo Streaming ha praticamente raggiunto il volume d'affari che vent'anni fa aveva la distribuzione diretta dei dischi. Strano? Molto probabilmente no! Per un'artista che cosa significa questo, che è più semplice generarsi un'entrata reddituale, persino senza fare lives? Questa è una questione che mi sta turbando da anni e forse, oggi, grazie a questo studio, avremo la risposta.

Se ci pensiamo un'attimo, la cosiddetta user experience legata al mondo della musica è sempre stata caratterizzata da quella, che nel grafico è espressa di viola, ossia le performances live. Se ci pensiamo bene però, la copertura effettiva di un evento live non è così incredibile; all'interno delle fan base, c'è chi non genera conversioni ne per eventi lives, ne per acquisti diretti, e la cosa fa pensare ad una copertura debole. L'avvento del digital stream invece ha per assurdo consentito ai fan di non sostenere un costo diretto per l'ascolto della loro musica preferita. Di conseguenza, grazie agli accordi tra media digitali, media partner e collecting society, si è venuto a creare del valore altrimenti non presente. 

Questo valore, che poi si è concretizzato nelle revenue generate dagli stream digitali e dai digital download, ha consentito agli autori di identificare un nuovo canale di ritorno su cui concentrarsi per guadagnare due soldi.



Lo studio mostra inoltre una crescita significativa delle revenues nelle aree come Sud Africa (+34,7%), Nord, Nord-est Africa (+23,8%), Sud-America (+25,9%) e Asia (+15,4%), fattore che potrebbe sembrare abbastanza normale, visto anche il molto probabile basso utilizzo, per tali aree, negli anni passati (ma per questo non abbiamo dati significativi da confrontare nell'immediato).

Questo però mostra anche che ad oggi c'è una convergenza maggiore relativamente all'uso  dei canali musicali, e che la copertura alla fine è aumentata, sebbene, la musica non costituisca un bene di prima necessità, oggi è disponibile ovunque e praticamente a costo-zero.


Tornando quindi alla domanda che mi sono posto prima, oggi quindi si può guadagnare con la musica senza fare lives? La risposta è in teoria si, in pratica, dobbiamo affrontare ancora alcune problematiche, che a questo punto descriverò nel prossimo post, che dedicherò alla descrizione dei processi usati nelle major discografiche, volti alla creazione e alla conversione di un canale "Artist-Oriented".

martedì 27 giugno 2023

Beat Maria Dance Vol.1 - un "vecchio" pezzo per l'estate!

 

Ciao a tutti, un grande saluto per dirvi che in questo periodo purtroppo, a causa di vicessitudini private varie, non ho potuto dare continuità al blog come avrei voluto.

In realtà, pensavo di andare avanti con la discografia, anche visto il fatto che ero riuscito ad accumulare un pò di materiale discografico nuovo (mi piace anticiparmi con il lavoro). Il problema è che tra finanze, COVID, e  l'etichetta che è lontana dalle fasi organizzative che avrei pensato di raggiungere, sono rimasto con i lavori che avete comunque modo di visionare utilizzando la sezione "Discografia" del blog e dal sito www.essenzaofficial.it.

Sinceramente, ad oggi, posso dirvi che avrei voluto lavorare un pò più con calma, e su alcune cose curare un pò di più il dettaglio, il problema è che c'è troppa concorrenza e non posso lavorare bene. Che dire, cercherò come al solito di trovare il momento giusto per il pezzo giusto, ma non penso che sia un metodo di lavoro efficiente alla lunga. L'organizzazione prima di tutto, e soprattutto il target, che mi sembra di aver percepito, molto leggero e non sufficientemente motivato, sintomo di uno scarso livello di interesse.

Come potrete aver capito, il mio genere musicale, è in realtà un potpourry di canzoni ognuna con la sua personalità, il suo, stile e il suo significato, quindi avrei pensato di non aver avuto problemi nella copertura degli interessi. Molto probabilmente devo imparare ancora molte cose, e purtroppo auto-producendo, non sempre si riesce ad acquisire tutta la conoscenza che serve. 




Ho pensato anche che avrei forse dovuto incontrare molte altre persone, mentre in realtà, non ho avuto molti incastri legati al settore della music-business, o quantomeno nella music-composition. Per questo ho deciso di fermarmi un pò, riflettere su cosa  è  accaduto e su cosa avrei voluto accadesse, ed ho deciso di fare, almeno per un periodo, qualcosa di completamente diverso dallo scrivere canzoni. Non dirò che cosa, ma sottolineerò il fatto che per me è importante, un riscontro su quello che faccio. 

Investire con le auto-produzioni è importante e può portare anche incrementi di notorietà, ma è anche pericoloso, se non si riesce a raggiungere una certa stabilità in termini di visibilità, di organizzazione e di ritorno sull'investimento. E' tutta questione di tempo, ma sono certo che primo o poi i frutti si vedranno. In ogni caso,  uno studio sull'andamento del mercato discografico in italia e nel Mondo lo farò, in questo modo, cercherò di capire gli interessi, i gusti dei consumatori e quali sono le tendenze di oggi, cercando di capire le loro correlazioni. Un lavoro un pò più teorico, ma funzionale e necessario.

Detto questo, vi lascio, nel titolo del post, il nome di un pezzo dance, che ho improvvisato una domenica sera, preso dalla disperazione più totale. Cercatelo su youtube e fatemi sapere che cosa ne pensate, o quantomeno le impressioni che vi ha suscitato.

Un abbraccio
Marco








lunedì 11 luglio 2022

Campagna Crowdfunding!

 


Ciao a tutti, da circa un mese ho attivato una campagna crowdfunding volta alla raccolta dei soldi necessari a spesare le mie produzioni musicali.

Come ben sapete, e la storia del blog dovrebbe farvelo capire, ho iniziato questo blog con l'intento di condividere uno spazio in cui trovare informazioni riguardanti argomenti musicali.

Nato come cantautore, ho iniziato a postare materiale in cui si evince come sia non sempre semplice il processo di apprendimento di uno strumento. Quello che ho voluto inserire sono proprio le fasi in cui, come chitarrista ho appreso nuove cose, dopodichè ho iniziato un mio nuovo percorso, un pò più introspettivo, in cui le note non bastano, sono necessarie anche le parole.

Questo mi ha spinto a creare del materiale musicale italiano inedito, che può o può non essere apprezzato, ma che rientra comunque nel mio essere, essere umano.

Per questo, ho scelto un nome d'arte, ce n'eano molti, ma l'istinto e il destino ha voluto che io scegliessi quello di "Essenza", dopodichè ho iniziato a scrivere e sperimentare, un nuovo genere che stà ancora prendendo forma, e maturando, come matura chiaramente chi scrive la musica.

Non mi sento ne un chitarrista puro, ne un musicista puro, bensì un interprete e un autore, che si pone come obiettivo o scopo, quello di dire la sua, a modo suo, con i suoi ideali, con i suoi sfoghi personali, con i suoi sogni.

Detto questo, sono arrivato ad oggi che ho scritto tre dischi, e ho realizzato qualche pezzo extra che non ne fa parte, in ogni caso, ho molto altro materiale che può essere ascoltato e valutato, ma soprattutto capito da un pubblico che oggi ormai non si ferma più neanche ad ascoltare il cinguettio degli uccellini quando va a fare un giro nel bosco!!

Riporto di seguito i canali principali che potrete utilizzare come riferimento:

  • www.essenzaofficial.it: Il sito ufficiale;
  • link per il crowdfunding: Cliccando qui, potete dare il vostro contributo alle mie produzioni musicali:


A presto

Marco

mercoledì 6 luglio 2022

Video (L’anno sospeso)


 Video promozionale sviluppato per la promozione del contest autoriale “L’anno sospeso” tenutosi a Pisa.

In tale occasione è stato utilizzato, come sottofondo musicale, un pezzo intitolato “ Sta’cambiando” che non è stato purtroppo possibile inserire nell’ultimo EP “X me”.

Potete quindi ascoltare il pezzo di cui sopra, visualizzando il video promozionale che sicuramente conoscerete.

Buona musica

A presto, Marco